Plastica in mare… Un disastro ecologico
La situazione delle acque mondiali è critica ed il disastro ecologico della plastica in mare è un fenomeno che tocca gli oceani, sicuramente, ma anche il nostro Mar Mediterraneo.
Studi dicono che al momento per ogni chilometro quadrato di superficie marina ci sono almeno 46.000 micro particelle di plastica in sospensione.
L’intero mondo animale subacqueo, come anche la flora, rischia sempre più danni irreparabili a causa dell’inquinamento marino.
A che punto siamo nella lotta all’inquinamento dei mari
Per capire se siamo già al capolinea, ad un punto di non ritorno o se abbiamo ancora possibilità di ridurre, bloccare o addirittura sconfiggere l’inquinamento delle acque marine; è necessario analizzare la situazione in larga scala. Come finisce la plastica in mare, le quantità, le attività a favore dell’ecologia marina; sono tutte situazioni che vanno affrontate.
Come avviene l’inquinamento del mare ed in quali quantità
Molti studi partono dall’effettiva produzione di plastica, per arrivare a calcolare i quantitativi di rifiuti. Beh, questi studi parlano chiari: in meno di 70 anni, si è passati da 2 milioni di tonnellate di plastica e derivati prodotti, agli oltre 380 nel 2015.
Ormai infatti, è più complicato trovare un qualsiasi utensile, attrezzo, macchinario o prodotto che non contenga plastica o derivati di essa.
Essendo questo materiale tra i materiali a più lunga conservazione, diventa un problema smaltirla tutta questa plastica. Di conseguenza, se non riciclata, ecco che finisce nell’ecosistema e, a lungo andare, principalmente in acqua; andando ad inquinare irrimediabilmente l’ambiente marino.
Se si pensa che, a livello mondiale, solo il 20% della plastica viene correttamente riciclato o bruciato, ecco che si intuisce la quantità di rifiuti che vengono dismessi nell’ambiente.
Vento, fiumi, scarichi cittadini, navi di piccola, media e grande taglia, immettono costantemente in mare fino a 12 milioni di tonnellate di plastica ogni anno!
Cosa fa l’uomo per combattere la plastica in mare
Negli ultimi anni l’opinione pubblica vede aumentare il proprio livello di sensibilizzazione riguardo i temi relativi al disastro ecologico dell’inquinamento da plastica in mare. Di sicuro però, tantissimo deve essere fatto ancora.
Esistono grandi iniziative che sono state promosse a salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema marino in particolare, e di nuove ne nascono sempre più spesso.
Questo è l’atteggiamento necessario per invertire la rotta. Agire, ognuno nelle proprie possibilità, e rimanere informati.
Sub Time Club e l’esperienza Mission Deep Blue
Nel nostro piccolo, come Sub Time Club, aderiamo orgogliosamente ad un’esperienza nata anni fa: la Mission Deep Blue. Promossa dalla SSI (Scuba Schools International), questo progetto prevede la sensibilizzazione e l’insegnamento dei giusti comportamenti nei confronti di coloro che si avvicinano ai corsi da sub SSI, che Sub Time Club offre nella loro interezza.
Formare vecchi e nuovi sub ai comportamenti necessari da applicare prima, durante e dopo l’immersione è ciò che di meglio possiamo fare per avere una rete di persone informate ed impegnate.
Uno dei tre punti fondanti del progetto Mission Deep Blue è proprio denominato “ocean plastic” e combatte specificatamente il disastro ecologico dell’inquinamento delle acque marine.
Per entrare a far parte del magnifico mondo delle immersioni subacquee in un SSI Dive Center di comprovata esperienza e professionalità, aderendo anche voi alla Mission Deep Blue, contattateci ed il nostro staff sarà lieto di iniziarvi all’incredibile mondo marino!