Le immersioni di gruppo e il sostegno di una squadra
Immersioni subacquee di gruppo: cosa succede quando si è in più di due
Ogni immersione, a partire da due o più sub, prevede il controllo reciproco di tutti i componenti della squadra.
Se questo è molto semplice da attuare nel caso di escursioni subacquee a due, durante le quali ci si controlla costantemente, nel caso di immersioni con tre o più sub la questione, apparentemente, si complica.
Per questo l’immersione subacquea di gruppo, o team diving, prevede un approccio diverso.
Questione di approccio
Quello che rende possibile l’immersione di gruppo è un senso di squadra molto forte e, soprattutto, una meticolosa pianificazione degli eventi, con posizioni, ruoli, tempi e movimenti programmati nel dettaglio per non lasciare nulla al caso.
La squadra si prepara molto tempo prima, organizza l’immersione con bombole per far sì che in mare non vi siano incertezze e che ciascuno sappia in quale posizione si trova l’altro. Non ci sarà bisogno di cercare dove si trova il compagno, ma si saprà sempre esattamente dove si trova grazie alle posizioni stabilite in partenza. Inoltre, si stabiliscono delle procedure comuni e condivise e ruoli precisi.
Le formazioni utilizzate per procedere in 3 o più sub sono:
- affiancati
- in fila indiana
- a punta di freccia
Nella disposizione affiancata il sub a destra a sinistra guardano quello al centro, quello al centro guarda entrambi.
Nella disposizione in fila indiana il primo guarda dietro di sé (il secondo), quello al centro guarda dietro di sé (il terzo) e l’ultimo guarda avanti. Chi è dietro può rendersi maggiormente visibile grazie alla torcia, il cui fascio viene proiettato in avanti.
Nella disposizione a punta di freccia uno nuoterà avanti, in punta, e gli altri due di lato, questi controlleranno sia la punta sia il compagno di fianco.
La formazione perfetta quando si è in quattro è a fila indiana o a coppie, in formazione quadrata. La cosa importante è sempre stabilire chi controlla chi.
Lo standard salva la squadra
Ogni squadra dovrà standardizzare:
- le comunicazioni, adottando segnali condivisi;
- la miscela di gas;
- ad alti livelli, anche l’attrezzatura, onde favorire l’eventuale scambio di pezzi di ricambio.
L’importanza del limite
Ci sono, dunque, dei limiti precisi entro i quali muoversi. Il rispetto dei limiti rappresenta la strategia vincente per immersioni di gruppo serene e soddisfacenti. Questo approccio si può utilizzare sia per immersioni semplici sia per immersioni tecniche, come esplorazioni di un relitto e di grotte.
Se nel caso delle esplorazioni scientifiche l’immersione di gruppo è la modalità normalmente utilizzata, per le immersioni ricreative si tende a preferire l’approccio a due. Eppure anche l’immersione di squadra, se gestita da professionisti, regala momenti appaganti.
Sicuramente questo tipo di immersione aiuta a formare e a consolidare lo spirito di squadra. Per questo motivo le immersioni di gruppo vengono prese in considerazione anche nel team building.
La squadra e la responsabilità del singolo
La squadra, per funzionare, deve poter conoscere il singolo e poter contare su di esso. Ciò significa che la squadra deve essere possibilmente composta da membri che abbiano uno stesso livello di preparazione, oppure deve adeguarsi al livello più basso.
Serve poi una forte responsabilità personale: prima dell’immersione ognuno deve verificare meticolosamente la propria attrezzatura, altrimenti si rischia di compromettere la propria immersione e quella degli altri.
La squadra cresce anche dopo l’immersione
Le immersioni in squadra richiedono una preparazione notevole ma anche un’attenta analisi post-immersione. E’ qui che la pianificazione e l’esecuzione possono essere confrontate, messe in discussione, ottimizzate.
L’immersione di gruppo, in definitiva, richiede solo questo: un’attenta pianificazione, gioco di squadra e affiatamento.
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