Immersioni subacquee in Italia: i fondali da non perdere
I più bei luoghi in Italia per fare immersioni: in realtà la lista è quasi infinita visto i chilometri di costa, il numero di isole e i tanti laghi che formano la nostra stupenda penisola.
Isole Tremiti, Gargano – Puglia.
Per gli appassionati delle immersioni, i fondali di questa porzione del territorio pugliese rappresentano un vero e proprio paradiso sommerso. I fondali delle Tremiti, in modo particolare, sono meta privilegiata da non perdere per gli amanti dello scuba diving. Nel Parco Nazionale del Gargano sono stati realizzati ben 23 sentieri subacquei per permettere di godere del meraviglioso patrimonio sottomarino, con i suoi meravigliosi scenari. Da non perdere Punta Secca, Scoglio del Corvo, Punta di Cala dei Turchi, Secca della Vedova, la stupenda Secca del Ferraio, Rondinelle. Sarete stanchi di leggere questo elenco ma sicuramente non di immergervi!
Arcipelago delle Eolie e Lipari, Sicilia.
Un panorama subacqueo da non perdere composto da vulcani, coralli, correnti, grotte e fondali scuri e profondi. Le Eolie sono veri paradisi per sommersi; un’immersione non basta, sarebbe come se un giapponese volesse vedere tutto quello che c’è da vedere a Roma in un sol giorno.
Palinuro, Campania.
Qui è possibile effettuare escursione subacquea fino e oltre 40 m di profondità. La Grotta Azzurra è una delle più note attrattive, profonda più di 30 metri, con un’ampiezza all’incirca di 90 metri per 90 risponde sempre “presente” se le si domanda dove fare immersioni in Italia; la sua parete destra è un vero e proprio documentario cult: è possibile osservare gorgonie gialle, madrepore, spugne, briozoi, cavallucci marini e un’infinità di altre forme di flora e fauna marina.
Isola di Gorgona, Toscana.
Qui l’immersione subacquea può iniziare a poca distanza dalla costa; si può raggiungere la profondità di 40 metri con facilità.. Il fondale scende rapido a quote superiori ai 45 metri; lungo la scogliera in prossimità di Cala Scirocco si apre la più nota grotta della zona, quella del Bue Marino. E’ l’incredibile limpidezza di queste acque renderle famose, e a far sì che sia ancora più piacevole ammirare le sue pareti rocciose. Gorgona permette di vedere dei bei fondali, ma soprattutto tanti, tanti pesci, e tra gli incontri rari, ma non impossibili, c’è quello con la tartaruga marina (possibilità dovuta alla posizione dell’isola che costituisce un punto di passaggio per i migratori del mare).
Secca delle formiche, Campania.
Si trova tra Procida e Ischia, e per la biodiversità che compone questa barriera corallina è di interesse biologico enorme. I giochi di luce dei raggi del sole che penetrano attraverso un arco naturale immerso in queste acque, da un alto valore di unicità a queste immersioni.
Sardegna.
Per quanto riguarda la Sardegna bisognerebbe fare un capitolo a parte rispetto all’Italia perché la Sardegna rappresenta un continente per lo scuba diving: le immersioni nel parco nazionale arcipelago della Maddalena offrono scenari unici e suggestivi, ma non sono da meno quelli di Santa Teresa di Gallura, dell’Isola Rossa e della Costa Paradiso, quelle del parco nazionale dell’Asinara, di Pula e Chio etc. etc. Più che un continente, un vero e proprio pianeta per i sub.
Sicilia.
Tra le immersioni da non perdere sicuramente c’è Marettimo: punta San Simone, punta Libeccio, grotta del Cammello e la Cattedrale. A Palermo: Grotta dell’Olio, secca della Palidda, i Finestroni e la secca della Formica sono solo alcune delle più belle immersioni da fare a qui. Inoltre ci sono diversi relitti sommersi da esplorare: lo Junker 52, il Capua, il Kent, l’Arenella, la Paulus V, l’Elpis I. Poi Isola Galeotta, cala Rotonda, secca del Toro, scoglio Corrente a Favignana; Cavazzi, secca della Colombara e grotta delle Cipree presso Ustica.