Immersioni in sicurezza, come divertirsi senza incidenti
Immersioni in sicurezza: la rapida ascesa dello scuba diving è dovuta anche alla grande professionalità e al rispetto delle norme di sicurezza di questo settore, ma con un’importante componente umana.
Il mondo legato alle immersioni subacquee sta vivendo uno sviluppo incredibile. Non è certo un segreto che gli italiani amino il mare, e questo amore è appassionato, totale. Potremmo quasi dire che siamo succubi del mare. Certo la morfologia della nostra penisola sembra studiata per sviluppare proprio questa dipendenza. Se si va a vedere le statistiche di chi possedeva un brevetto o un certificato per fare immersione rispetto ai milioni di persone che ogni anno per più volte si riversano sulle coste o magari sulla sua superficie in barca, potrebbe sembrare che questa passione si fermava alla sua superficie e alle sue spiagge. Ma la tendenza sta cambiando, e rapidamente. E’ forse una tendenza di moda? Non vanno più il verdazzurro e il turchese e invece piace il blu-profondo? Non lo crediamo, alla base di questo sviluppo c’è soprattutto tanta professionalità e organizzazione che ha dato modo a molte più persone di tuffarsi in questo sport senza paura per la sicurezza e senza temere di dover investire troppi soldi senza poi imparare niente.
Intervistando le persone che si sono accostate da poco al mondo delle immersioni subacquee e andando a leggersi i blog e gli articoli riguardanti questa disciplina, compare piano piano una realtà che non ci si aspetta, come quando giunti ad una riva e si tira subito un sasso in acqua e solo dopo parecchi minuti, quando la sabbia si è posata tutta sul fondo di nuovo, si vede che ci sono molti pesciolini e tante conchiglie.
Sappiamo che il nostro corpo non è abituato alla pressione che si sperimenta durante un’immersione subacquea; per questo è importante informarsi debitamente su immersioni e sicurezza, per evitare rischi ed incidenti. Non c’è assolutamente niente di sbagliato in queste due frasette, ma detta così già si percepiscono un bel po’ sensazioni negative, quali doversi adattare, doversi abituare, doversi informare, doversi sorbire uno di quei corsi sub … doversi preparare ad un sacco di doversi. Ma gli addetti ai lavori, gli esperti appassionati di scuba diving, non parlano certo in questi termini, ecco cosa sta favorendo la crescita! Poi è anche importante dire che il budget necessario ad iniziare questa pratica è molto inferiore a quello che comunemente si pensa.
Il Divemaster ti parla di “battesimo del mare” e di “imparare a respirare sott’acqua” …! E non è che usa la psicologia, è proprio come lui lo percepisce ed esattamente quello che pensa di insegnare agli altri! Ed è qui che prendere il brevetto da sub si distacca dal prendere la patente automobilistica: certo che in entrambi i casi è importante formare delle persone ad eseguire una serie di procedure in sicurezza, ma nel caso dello scuba diving si tratta di imparare ad “usare” il proprio corpo! E’ molto più simile ad imparare a camminare o addirittura a mangiare le prime pappine. Per questo parlano di battesimo. Non si farà un corso ad un neonato per insegnargli ad ingoiare il primo boccone. Così chi è già stato battezzato nel mare (o forse è meglio dire dal mare) diffonde la passione per questo mondo in modo molto più “paternale” che commerciale. Diventare uno scuba diver è entrare in una famiglia, una famiglia molto disciplinata dove ogni membro si prende cura dell’altro per vivere l’esperienza di respirare sott’acqua sicura e sempre solo eccezionale.