Come divertirsi, allentare lo stress e migliorare la concentrazione: le immersioni
Come divertirsi, allentare lo stress e migliorare la concentrazione: le immersioni.
Sempre più persone nel tempo, sentono la necessità di provare ad immergersi. I motivi che si trovano alla base di questo desiderio sono numerosi. Alla base di questo incremento c’è sicuramente una voglia di scoprire, una curiosità, che spinge sempre più persone ad avvicinarsi alle immersioni subacquee, oltre allo stare a contatto con una natura tanto diversa da quella di cui siamo abituati. Tutto questo può essere riassunto in una gran voglia di divertimento.
Ritornare bambini
Tutti da bambini andando al mare in vacanza, con la maschera e il boccaglio (snorkeling), abbiamo iniziato le prime immersioni e siamo rimasti estasiati da ciò che vedevamo e divertiti non volevamo mai uscire dall’acqua. Vedere i pesci, la vegetazione, i fondali, per poi spingerci a recuperare quella conchiglia in fondo, vedere quel pesce nascosto sotto un sasso. Animali, vegetali o fondali, tutto era una scoperta, una meraviglia.
Superare nuove sfide e provare nuove emozioni
Altro fattore che spinge nell’iniziare ad immergersi è quello di mettersi alla prova, di provare nuove sfide che aumentino il tasso di adrenalina nel corpo. In ultimo perché affascinati dal mare e dalla possibilità di respirare sott’acqua. Tutti ricordano la prima volta che con l’istruttore si sono immersi nella piscina con le bombole. Respirare sott’acqua a non più di tre metri, come una sensazione unica, mai provata, eppure era solo in una piscina. Con il tempo poi la motivazione si evolve, cambia di pari passo con il progredire delle abilità del subacqueo.
Lavorare su se stessi e allontanare lo stress
Oltre a questi aspetti più basilari, il mondo del diving permette di lavorare molto anche su se stessi come riducendo lo stress, migliorando le proprie capacità di concentrazione, vincendo alcune paure e anche avere cura per il proprio corpo mediante un allenamento costante. Nelle profondità marina suoni e colori sono diversi da quelli solitamente percepiti. I suoni sono ovattati. La differenza tra il “fuori” ed il dentro è notevole. Tantissimi sub, infatti, hanno sottolineato nel praticare l’attività subacquea come proprio questa voglia di tranquillità, di abbandonare lo stress e il caos giornaliero ad averli fatti avvicinare al mondo marino. Nel mondo moderno raramente si possiedono momenti intimi con se stessi, dove potersi analizzare, valutare gli input che invia il proprio corpo. La subacquea invece permette proprio questo, avere momenti con se stessi. Immergersi è l’ideale per “ammirare” lo scorrere dei propri pensieri e per sentirsi ancora più a proprio agio con sé stessi. Non a caso alcuni studi medici hanno rivelato che condurre una regolare vita da sub può prevenire numerosi problemi psicologici e previene il rischio di una depressione, disturbo tra i più elevati dei giorni nostri. Proprio per questo si dice che la subacquea non è tanto uno sport, quanto una “disciplina”, in quanto è un toccasana per mente, corpo e anima.
Incrementare la vita sociale
Il mondo delle immersioni inoltre permette anche di accrescere legami ed amicizie a livello sociale. Durante l’immersione, si incontrano persone con le quali si condivide lo stesso entusiasmo, le stesse emozioni, lo stesso interesse e spesso si diventa buoni amici organizzando viaggi intorno al mondo per andare ad esplorare quel caratteristico fondale. La subacquea dunque permette di migliorare la propria persona in tutti gli aspetti, quello interiore e quello esteriore. Per concludere è emblematica la risposta alla domanda che ogni istruttore di sub rivolge al suo assistito dopo la prima immersione, quella di descrivere quali emozioni ha provato dall’inizio e quali prova al termine. Tutti rispondono apprensione, rilassatezza, emozione per poi terminare in felicità, gioia e divertimento.