Coaching e attrezzatura da sub, due ali per volare negli abissi del mare.
Coaching e attrezzatura da sub, due ali per volare negli abissi del mare.
Nel mondo sportivo, indipendentemente dalla disciplina praticata, per il raggiungimento della massima prestazione occorre arrivare ad una sintesi perfetta tra input esterni ed input interni. Come fattori esterni si intendono tutti i materiali o attrezzature necessarie per lo sport da praticare mentre per fattori interni si intende l’allenamento della mente per renderla una risorsa potenziante e di supporto nella fase di preparazione e di sviluppo dell’attività. Il coaching permette dunque di potenziare e allenare proprio quest’ultimo aspetto.
Cos’è il coaching?
E’ un processo di partnership finalizzato al raggiungimento degli obiettivi definiti in fase preliminare. L’agire professionale del Coach facilita lo sportivo o l’interessato al determinato sport nel migliorare le prestazioni mediante la valorizzazione e il potenziamento delle sue risorse, capacità personali e competenze. Secondo il padre del coaching, Timothy Gallwey, istruttore di tennis nella metà degli anni ’70, la prestazione è ottenuta dall’interazione tra l’utilizzo del potenziale disponibile con l’azione limitante delle interferenze interne ed esterne. Si deduce dunque che per tendere ad una prestazione eccellente occorre agire in due direzioni: sviluppare il potenziale e limitare le interferenze.
Dopo più di trent’ anni questo pensiero ormai è diventato un vero e proprio metodo che fonda e basa la sua efficacia su sei punti fondamentali.
Aspetti su cui si fonda il coaching
Come base del metodo occorre stabilire una relazione volta a stabilire un’alleanza, una collaborazione ed un patto di lavoro tra due soggetti: il Coach e il cliente. Ottenuta questa poi si individua il potenziale della persona e mediante azioni mirate si allena e si accresce la determinata caratteristica, acquisendo nel frattempo la coscienza, la gestione e la trasformazione delle interferenze interne o esterne della persona, ovvero i suoi punti deboli.
Tutto questo è possibile mediante l’individuazione di obiettivi concretamente perseguibili con un piano d’azione mirato al risolvimento di essi. Il processo, infine, dovrà essere monitorato costantemente attraverso fasi di report e di restituzione di feedback.
L’avversario, la difficoltà che si nasconde nella nostra mente è molto più forte di quello che troviamo reale fuori di noi.
Utilizzo di nuove attrezzatura da sub
Parallelamente a quanto finora detto, l’attuazione esclusiva del coaching non porta allo svolgimento di una prestazione eccellente. Per il raggiungimento di una prestazione eccellente, occorre raggiungere una sintesi tra input interni, finora esplicitati, e input esterni, ovvero le attrezzature subacquee necessarie allo svolgimento della disciplina.
L’innovazione, la nascita di nuove tecnologie, la creazione di nuovi materiali e l’utlizzo di accessori sub ha permesso di ottenere prestazioni elevate anche ai meno esperti. Nel campo della subacquea le innovazioni sono molteplici come computer a braccio che permettono di monitorare in tempo reale fattori interni ed esterni, nuovi materiali per le mute e le maschere fino ad arrivare agli accessori subacquei per riprese video o immagini del mondo marino.
Sicuramente è bene andare per gradi, ovvero acquistare o noleggiare dapprima gli elementi veramente indispensabili, come maschera e pinne e con il tempo e la pratica anche ciò che serve per godersi a pieno le immersioni. E’ importante scegliere con cura l’attrezzatura necessaria e che tutto si adatti perfettamente a chi se ne avvale.
Per concludere. Solo una sintesi tra questi due aspetti, coaching e attrezzatura, potrà permettere di avere due ali per volare negli abissi del mare
Incrementare la vita sociale
Il mondo delle immersioni inoltre permette anche di accrescere legami ed amicizie a livello sociale. Durante l’immersione, si incontrano persone con le quali si condivide lo stesso entusiasmo, le stesse emozioni, lo stesso interesse e spesso si diventa buoni amici organizzando viaggi intorno al mondo per andare ad esplorare quel caratteristico fondale. La subacquea dunque permette di migliorare la propria persona in tutti gli aspetti, quello interiore e quello esteriore. Per concludere è emblematica la risposta alla domanda che ogni istruttore di sub rivolge al suo assistito dopo la prima immersione, quella di descrivere quali emozioni ha provato dall’inizio e quali prova al termine. Tutti rispondono apprensione, rilassatezza, emozione per poi terminare in felicità, gioia e divertimento.